Variante 14: che ne sarà di San Giorgio ?
Variante 14 : che ne sarà di S. Giorgio ?
La variante 14 interviene in modo pesante in questa frazione di Arco.
Per la zona agricola posta ad est del campo sportivo avente ora destinazione sportiva si prevede la possibilità di realizzare mc. 2.700 di nuove residenze in cambio della cessione al comune di mq. 2.390 ad uso sportivo. Rileviamo prima di tutto che in base ai dati forniti dalla relazione introduttiva non sussiste il bisogno di espandere l’area sportiva/di interesse comune attualmente attiva nella frazione. Rimarchiamo poi che non sussiste l’ esigenza di incrementare a S. Giorgio le volumetrie residenziali anche per il fatto che il piano attuativo AZZOLINI , tra via Passirone e via Cavallo , prevede ben 39.000 mc. di nuovi insediamenti abitativi. Una rilevante criticità è poi costituita dalla previsione di un’area residenziale in prossimità di un’antenna per telecomunicazioni fonte di pericoloso inquinamento elettromagnetico. Molto più saggio sarebbe stato , in decadenza del vincolo espropriativo ripristinare l’uso agricolo dell’area in questione, connotata dalla p.f. 1606/1 c.c. di Arco accatastata a nome del signor Oscar Perini.
Altro intervento previsto dalla variante riguarda l’area prospiciente via Piave in cui la precedente destinazione ricettiva-alberghiera viene modificata in residenziale per una volumetria totale di mc. 2.500 di cui mc. 1.400 per abitazioni a canone moderato. In questo caso sembra incoerente sotto il profilo urbanistico l’intervento proposto in quanto riduce la capacità ricettiva, di cui la relazione introduttiva alla variante segnala esserci attualmente carenza, per aumentare l’ offerta residenziale come già detto in abbondante esubero. L’area di cui parliamo è contrassegnata dalla p.f. 1605/1 c.c. di Arco accatastata a nome della signora Annelise Vang Olsen.
Per ragioni analoghe non si comprende la modifica della destinazione da alberghiera a residenziale per l’area residenziale dell’area di via S. Caterina retrostante Arredamenti Del Fabbro dove la variante prevede la possibilità di realizzare mc. 3.000 di nuove abitazioni.
Pare del tutto illogico creare una nuova area residenziale in zona agricola lontano dai principali servizi. Critica sarebbe l’accessibilità alla nuova zona residenziale che renderebbe indispensabile il potenziamento della strada denominata Alle Guste ora ad uso agricolo con conseguente pesante onere a carico dell’amministrazione comunale (per espropri e infrastrutture) . Anche in questo caso sembra prevalere l’interesse del privato a danno di quello pubblico. Le p.f. interessate 1794, 1795 c.c. di Arco risultano accatastate a nome di Fiordaliso srl.
Ma la frazione di S. Giorgio diverrà anche il baricentro del nuovo sistema di mobilità progettato nell’ ambito del piano territoriale della Comunità di valle. E’ previsto un grande parcheggio di attestamento per auto al servizio dell’intera Busa che andrebbe ad occupare la vasta area agricola posta a sud di via Sabbioni all’incrocio con via Aldo Moro. Nella stessa zona dovrebbe collocarsi anche il terminal ferroviario della Linea Azzurra di Metroland . Pertanto S. Giorgio è destinato a divenire lo snodo di confluenza e di smistamento di tutto il traffico del Basso Sarca. Con pesante sacrificio delle aree agricole e della qualità della vita dei suoi residenti.
Il coordinamento delle Associazioni ambientaliste dell’ Alto Garda e Ledro ( WWF, Amici della Terra, Italia Nostra, Comitato per lo sviluppo Sostenibile)