Un capannone di 40.000 mc in val d'Ampola ?

24.07.2015 17:48

Un capannone di 40.000 metri cubi in val d’Ampola ?

 

La domanda è molto semplice. E’ opportuno costruire un capannone-magazzino di 40.000 mc, alto 10 metri e lungo circa 100, in una zona della val d’Ampola definita dal Servizio Tutela Paesaggio della P.A.T. “un ambito di notevole valore paesaggistico che va conservato ed eventualmente riqualificato nelle sue peculiarità naturali” ?

La risposta, che a parere della sottofirmata Associazione parrebbe scontata e ovviamente negativa, è stata invece reiteratamente positiva, con delibere del Comune di Ledro (Consiglio Comunale dell’8.1.15 e del 4.3.15; Commissione Edilizia del 9.10.14), della Commissione Paesaggio della Comunità dell’Alto Garda (CPC) (delibera 1.10.14), e della Giunta Provincia di Trento (26.1.15), delibere che sono state annullate da una sentenza del TAR dell’1.5.2015,

Si tratta, per quanti siano all’oscuro della questione, della richiesta, da parte della Società Mariani a Tiarno di Sopra, di ottenere, su un terreno di quasi un ettaro destinato dal PRG vigente in parte ad area agricola e in parte ad area per la mobilità pubblica e privata, in pratica un parcheggio, una deroga urbanistica per costruirci un enorme capannone “con struttura prefabbricata in cemento armato … con copertura in lamiera”, delle dimensioni sopra citate, per “deposito materiali in ghisa” e uffici.

Per brevità omettiamo I numerosi argomenti del ricorso al TAR, che ci sembrano comunque circostanziati e convincenti.

A nostro parere, al di là delle sottigliezze giuridiche,  non si possono comunque non notare, come minimo, la superficialità e le palesi contraddizioni che emergono dalla semplice lettura delle diverse delibere autorizzative in questione.

Particolarmente interessante e sconcertante risulta a nostro avviso il nulla osta concesso dalla Commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio della Comunità dell’Alto Garda e Ledro (Presidente Salvador Valandro, membri arch. Gianfranco Zolin, arch. Alberto Cipriani,  agr. For. Enrico Tonezzer, arch. Ugo Bazzanella, dott. Ilaria Goio, arch Giorgio Campolongo) che rileva come “l’edificio artigianale destinato a deposito ricade in un ambito paesaggistico che … presenta specifici caratteri ambientali di valore determinati dalla particolare localizzazione (tra la propaggine dell’abitato di Tiarno di Sopra e l’ambito agricolo qualificato dal lago d’Ampola) oltre che da significativi edifici rurali tradizionali”, e che “la volumetria di progetto appare di una certa consistenza, determinando una significativa anomalia insediativa”. Ciò premesso, con una clamorosa acrobazia logica la Commissione “ritiene che le criticità sopra evidenziate possano essere mitigate con la predisposizione di una accurata progettazione architettonica” e dà pertanto parere favorevole, senza peraltro accennare a quali possano essere, in concreto, le possibilità architettoniche di “mitigazione” in un manufatto lungo cento metri e alto dieci.

Gli “Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro”, nel prendere atto con soddisfazione della sentenza del TAR  che, per il momento, blocca una operazione urbanistica chiaramente pericolosa per l’integrità paesaggistica della valle di Ledro, rilevano anche che tale risultato è stato ottenuto solo grazie alla ostinata opposizione di alcuni privati cittadini della zona, sia pure interessati dalla vicinanza dell’operazione, che hanno speso tempo e denaro con l’ostilità del Comune di Ledro, che non ha nemmeno fornito, dopo regolare richiesta e in violazione delle norme sulla trasparenza amministrativa, copia delle proprie delibere.

Si augurano altresì che, in caso di reiterazione, da parte della Mariani spa, di una nuova domanda di deroga urbanistica, l’atteggiamento dei diversi organi pubblici chiamati a dare il proprio parere sia, questa volta, più attento all’interesse generale.

 

Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

 

Riva del Garda, 24.7.2015