Pillole di Variante 14: Massone

PILLOLE DI VARIANTE 14: PILLOLA NUMERO 8

Un nuovo quartiere residenziale a ridosso del centro storico di Massone e in terreno agricolo ?

MASSONE: NORMA SPECIALE 7 – AREA V. CAPPUCCINI (CENTRO STORICO)

Un’area agricola di ca 8000 mq, immediatamente a sud della zona centrale del centro storico di Massone, viene con questa operazione completamente urbanizzata, con edifici residenziali (in parte ITEA in parte residenze private) per ca mc 8000, una nuova strada, una area di verde di ca 3700 mq, e due parcheggi pubblici. In pratica, un nuovo piccolo quartiere. Necessario ? Urgente ? Di interesse pubblico ? (che sarebbero le condizioni necessarie per fare una Variante urbanistica).

L’unica cosa certa è la sparizione di un’altra campagna strappata all’agricoltura che tutti dicono di volere difendere. E l’altra cosa certa, dovuta senza dubbio all’attesa della Variante 14, è la scomparsa (dai rilievi del 2009 alle foto attuali) di gran parte delle coltivazioni su quella area, che adesso appare come un immenso prato.

A nostro parere, in scadenza del vincolo espropriativo (per verde pubblico e parcheggio pubblico), la cosa migliore da fare sarebbe il ritorno ad area agricola (con vincolo di protezione del centro storico), in pratica come è adesso.

Anche in questo caso, come nel vicino S. Martino, la Variante prevede nuove costruzioni (8000 mc) a ridosso di un centro storico, in un’area che l’estensore del PRG vigente ha previsto a protezione dell’identità storica, urbanistica e paesaggistica del centro storico stesso. Anche in questo caso, sembra più lungimirante l’estensore del PRG che quello della Variante.

In quanto alla costruzione in quest’area di nuove case ITEA, in pratica ad ampliamento verso est del già esistente insediamento ITEA, si esprimono perplessità sulla creazione di nuovi quartieri di edilizia popolare, che tendono ad isolare e ghettizzare fasce di popolazione (emigrati, disoccupati e comunque persone in difficoltà sociali) che andrebbero invece insediati ed integrati nel tessuto urbano e sociale esistente, mediante più lungimiranti operazioni di recupero e ristrutturazione di edifici già presenti, come per esempio lodevolmente fatto nella vicina Bolognano.

Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 22.8.2014