Finalisti Premio Amico della Terra 2016

17.05.2016 17:51

FINALISTI DEL PREMIO “AMICO DELLA TERRA 2016”

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Si comunica che gli iscritti degli “Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro”, dopo alcuni mesi di valutazioni e discussioni sulle persone, enti, Associazioni, progetti che nel 2014 e 2015” siano risultate più utili nel preservare e valorizzare l’ambiente dell’Alto Garda e Ledro, hanno deciso con votazione segreta di designare una cinquina di finalisti, tra i quali sarà poi scelto il vincitore della X Edizione del Premio “Amico della Terra 2016”. Il vincitore sarà “svelato” e premiato nel corso dell’incontro-premiazione che, come ormai consuetudine, si svolgerà sul prato antistante il Villino Campi di Riva, e che è previsto sabato 28 maggio alle ore 16.

Oltre ai 5 finalisti, hanno ricevuto voti anche (in ordine alfabetico): Acquafil (processo ECONYL Regeneration System); Associazione Ambiente Acqua (pulizia lago a Torbole); AS.PRO Ledro (Centrale a biomassa Tiarno di Sopra); Silvia Cis (zafferano a Ledro); Comitato Promotore DDL Provinciale sulla Mobilità Sostenibile; Progetto “Le vie degli asini” (Fruner – Ballino); Progetto Piedibus Riva; Scuola di Romarzollo (prima scuola italiana Leed Platinum).

Si ricordano inoltre i vincitori delle passate edizioni: nel 2006 il giornalista RAI Luciano Lucianer, nel 2007 il Comitato di Partecipazione di S. Giorgio ad Arco, nel 2008 Duilio Turrini, nel 2009 l’Amministrazione Comunale di Concei, nel 2010 il Comitato S.O.S. Altissimo, nel 2011 la Busa Consapevole, nel 2012 Paolo Mayr, nel 2013 le Associazioni Riccardo Pinter e Mnemoteca del Basso Sarca (ex aequo); nel 2014 il Comitato per la salvaguardia dell’olivaia di Arco.

 

PREMIO “AMICO DELLA TERRA 2016”

FINALISTI (in ordine alfabetico)

 

AMANTI DELLA NATURA PER IL RIPRISTINO DEL LAGO DI LOPPIO

Gli “Amanti della natura per il ripristino del lago di Loppio” sono un gruppetto della zona di Mori che si è posto l’obiettivo, da parecchi anni ormai, di far tornare agli antichi splendori quel bellissimo laghetto che era il lago di Loppio. E basta vedere qualche antica cartolina di inizio ‘900 per rendersene conto. Laghetto prosciugato per mano dell’uomo negli anni ’50 causa la costruzione di una opera colossale quanto di dubbia utilità, cioè la galleria Adige-Garda. La quale passa per circa 1 km proprio sotto l’alveo del lago, drenandone l’acqua. Periodicamente anche la provincia di Trento si è occupata del problema, prima commissionando  degli studi all’ing. Ferrari, già premiato dagli Amici della Terra per il suo interessamento alle sorti del lago, poi con un tentativo, peraltro fallito, di captare nuova acqua scavando nella montagna, poi infine con l’unico intervento che pare sensato, cioè impermeabilizzando la galleria nel tratto sotto il lago, che sarà a breve effettuato. Il riconoscimento odierno appare un giusto premio ad anni di lavoro, talvolta silenzioso e talvolta polemico, volto a riparare ad uno dei più vistosi errori dell’uomo nella nostra zona.

 

 

CENTRO DI RIUSO PERMANENTE (CRP) DI RIVA DEL GARDA

 

Inaugurato il 21 marzo 2015 nella sede di piazza della Mimosa di Riva del Garda, dopo un lungo periodo (circa un anno) di studio delle esperienze precedenti, di ricerca di una sede adatta nonché di un modello gestionale, tale Centro si propone di proseguire e di superare quanto fino allora attuato con i cosiddetti Mercatini del riuso, che venivano effettuati a cadenza in genere semestrale.

Realizzato dal comune di Riva del Garda in collaborazione con la Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, viene attualmente gestito dalla Cooperativa Sociale Garda 2015, col supporto anche del Comitato Vivi Rione, il Circolo pensionati Il Quartiere, l’Associazione Carabinieri in congedo e la Cooperativa sociale Ephedra, è il luogo in cui si possono donare oggetti ancora in buono stato e che possono rappresentare una risorsa per altre persone, incentivando così la cultura del riuso e ed evitando il ricorso al lungo e costoso processo dello smaltimento dei rifiuti. Senza considerare, oltre ai benefici ambientali, anche quelli sociali, in un periodo come questo di crisi economica e di allargamento delle fasce di disagio sociale.

Con la speranza che tale esperienza sia di stimolo ad altre Amministrazioni per iniziative analoghe.

 

 

 

LA PIMPINELLA

L’Associazione “La Pimpinella” è nata per tutelare la biodiversità in Trentino, messa in pericolo dall’agricoltura intensiva e “industriale”, che tende a privilegiare solo poche specie, e a far gradatamente sparire tutte le altre. Solo in Trentino, p. es., fino agli anni ’70 esistevano oltre 200 tipi di mele e 80 tipi di fagioli, mentre ora sui banchi dei negozi se ne trovano a malapena una decina. Per quanto riguarda l’Alto Garda, si segnala l’iniziativa (prima nel Trentino) del novembre 2015 ad Arco, intitolata “Chiamata a raccolta”, durante la quale gli agricoltori si sono scambiati i semi, riportando in auge l’antica tradizione dello scambio di semi autoprodotti dai vari contadini.

 

 

ALFREDO SPEZIA

Si segnala per essere “balzato” agli onori della cronaca locale per un servizio volontario ed ecologico, ovvero la pulizia quotidiana di un’isola ecologica nei pressi della sua casa ad Arco. In tempi in cui si tende a lamentarsi delle inefficienze, degli abusi e degli sprechi di danaro pubblico da parte delle Amministrazioni pubbliche, ci è parso meritorio un cittadino che dia il buon esempio, e senza pretendere nulla in cambio, rimboccandosi le maniche e “riempiendo” spazi che non sarebbero di propria competenza. Da imitare.

 

 

PIETRO ZANOTTI

Pietro Zanotti lega il suo nome, negli ultimi tempi, alla battaglia condotta, con passione e competenza tecnica, contro la realizzazione, attualmente in corso d’opera, di un impianto a biomassa situato a pochi metri dall’abitato di Tiarno di Sopra, con relativo rischio di inquinamento dell’aria per chi risiede nelle vicinanze, e reso appetibile dal punto di vista economico solo in presenza di robusti incentivi pubblici. Tale battaglia si è concretata mediante tutti metodi di lotta consentiti, dalla raccolta firme alle serate pubbliche (due, e molto partecipate), dagli incontri con la parte pubblica al ricorso ai tribunali alle marce di protesta. Finora senza i risultati sperati, visto che l’impianto è in fase di costruzione.

 

 

Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

 

Riva, 13.5.2016