Ciclopista del Garda - Comunicato

29.06.2017 16:46

Ciclopista del Garda

 

Facendo seguito ad analoghe nostre prese di posizione a partire dal 2012, riguardanti i tratti Limone-Riva e Navene-Torbole della cosiddetta ciclopista del Garda, per ora soltanto vagheggiati ma in imminente progettazione, gli “Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro”, pur consapevoli della grande valenza turistica e promozionale dell’opera, si dissociano dal coro pressochè unanime di consensi, pronunciati nell’Alto Garda Trentino, per reiterare le proprie preoccupazioni per il suo potenziale impatto ambientale e paesaggistico, nonché per la sua altrettanto potenziale pericolosità.

In mancanza di qualsiasi ipotesi progettuale, al momento non è pensabile dare opinioni definitive, ma è fin d’ora possibile esprimere qualche considerazione generale. In particolare, ove prevalesse, come sembra, l’ipotesi di un tracciato prevalentemente a sbalzo sul lago, considerando che si tratta per lo più di un percorso esposto a possibili frane e a cadute di sassi e massi, pare improponibile realizzarlo senza una adeguata protezione in alto, cosa che ne aumenterebbe esponenzialmente il pesante impatto ambientale e paesaggistico. Infatti quei tratti di roccia a picco sul lago rappresentano un unicum ambientale, facilitato dalla lontananza, finora, di qualsiasi intrusione umana, sia dal punto di vista faunistico (in particolare uccelli ma anche rettili e insetti) che floristico (in particolare fiori).

Un’altra ipotesi progettuale potrebbe privilegiare, in particolare nel tratto Limone-Riva, i vecchi tracciati dismessi della Gardesana, sostituiti proprio per motivi di sicurezza da altre gallerie, aperte o chiuse. Se questa ipotesi annullerebbe le perplessità di tipo ambientale e paesaggistico, si riproporrebbero le identiche problematiche riguardanti la sicurezza, difficilmente risolvibile senza altri interventi gravemente impattanti, proprio dal punto di vista ambientale-paesaggistico, oltrechè onerosi dal punto di vista economico.

C’è infine una terza strada progettuale, ovvero il semplice allargamento dell’attuale tracciato della Gardesana, gallerie comprese, con una ciclabile pertanto parallela alla sede stradale. Meno “bella” forse per il cicloturista, ma probabilmente, specie nei tratti dove le precedenti soluzioni non fossero praticabili, il miglior compromesso fra diverse esigenze, compreso il contenimento dei costi di progettazione, di costruzione e, non ultimo, di gestione ordinaria e straordinaria.

 

Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

 

 

Riva, 29.6.2017